Accordo sui canoni demaiali

25 novembre 2008 - E’ stato siglato il protocollo d’intesa sui canoni demaniali tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, la rappresentanza del coordinamento delle Regioni e le associazioni di categoria. Un intervento fortemente sollecitato dagli operatori del settore e dagli enti locali e che rappresenta un primo passo concreto verso la norma che dovrà regolare definitivamente la classificazione dei beni demaniali marittimi in relazione alle concessioni turistiche. Il documento dovrà ora trovare l’intesa degli altri organi competenti. “Si tratta di un testo che porterà modifiche significative per il settore. - ha sottolineato con soddisfazione il sottosegretario - Il documento è nato dopo due lunghi e intensi mesi di lavoro all’interno di un apposito tavolo tecnico. Il nostro auspicio – ha aggiunto l’On. Brambilla - è che si possa d’ora in poi disporre di norme più semplici e chiare, a vantaggio degli operatori turistici e di una politica di investimento sui litorali italiani”. Il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo si sta già attivando per garantire il più rapido completamento dell’iter procedurale che porti al varo definitivo della norma.

ACCORDO TRA LE ASSOCIAZIONI BALNEARI E IL GOVERNO SUI CANONI DEMANIALI: FORSE QUESTA VOLTA CI SIAMO! Lo scorso 25 novembre è stato siglato un accordo tra tutte le associazioni nazionali dei balneari e il Governo, rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Michela Brambilla. L'accordo rivoluzionerà la normativa dei canoni a partire dal gennaio 2009 e sarà retroattivo fino al 2004 A Roma lo scorso 25 novembre le associazioni e il sottosegretario hanno firmato un accordo che, previa verifica del gettito che dovrà essere accolta dal ministro Tremonti, dovrebbe diventare legge e rivoluzionare la normativa dei canoni a partire dal gennaio 2009. Il protocollo firmato a Roma prevede la modifica dell’articolo 1 della legge 494/93 che fissava i maxi aumenti, ancora adesso oggetto di ricorsi al Tar e contestazioni contro l’Agenzia delle entrate. Le aree demaniali tornano ad essere classificate in zone A a valenza turistica di pregio, B ad alta. Quando la nuova legge entrerà in vigore i nuovi canoni si applicheranno retroattivamente fino al 2004 senza considerare le maggiorazioni introdotte anche dalle ultime finanziarie, oggetto di contenziosi.

Ecco le tariffe secondo valenza turistica:
Area scoperta: A 2,10 euro/mq, B 1,70, C 1,20. Area con manufatti di facile e difficile rimozione (la differenza tra strutture in legno e muratura viene cancellata): A 3,60 euro/mq, B 2,60, C 2,10. Pertinenze demaniali marittime già incamerate dallo Stato (piscine e costruzioni con oltre 30 anni di età): A 6,40 euro/mq; B 5; C 4. Pertinenze per uso commerciale: A 15 euro/mq; B 12; C 10. Specchi acquei entro 100 metri dalla costa: 0,80 euro/mq. Specchi acquei tra 100 e 300 metri dalla costa: 0,60 euro/mq. Specchi acquei oltre i 300 metri: 0,50 euro/mq. Specchi acquei per ulteriori campi boa: 0,25 euro/mq. I canoni così determinati potranno essere ridotti all’aumentare della superficie della concessione demaniale: da 5.001 a 10 mila mq meno 20%; da 10.001 a 30 mila mq meno 25%; da 30.001 a 50 mila mq meno 30%; da 50.001 a 100 mila mq meno 40%; oltre 100 mila mq meno 80%.
L’accordo siglato da i sindacati dei balneari e dal sottosegretario Brambilla prevede ulteriori riduzioni dei canoni per casi speciali: il 50% in caso di calamità naturali che limitino l’utilizzo delle strutture, e per le concessioni ad esclusivo uso sportivo per società senza scopo di lucro e affiliate a federazioni nazionali e alla Federazione italiana vela. Il 30% per le concessioni su cui siano stati autorizzati interventi di manutenzione straordinaria del valore di almeno 50 mila euro, per le concessioni a imprese turistico-ricettive all’aria aperta, e per le concessioni su cui viene garantita l’offerta di servizi di spiaggia per oltre 8 mesi all’anno (una misura volta a promuovere la destagionalizzazione dell’offerta balneare). Il 90% per i cantieri navali, come vale già adesso, e per le concessioni ad esclusivo uso pubblico. Ovviamente gli sconti non sono cumulabili. (dalle newsletters di maredavivere.it)

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